tag:blogger.com,1999:blog-25083162.post1181114755729105539..comments2023-04-16T10:42:20.215+02:00Comments on alessandrodibenedettoblog: La schiera dei martiri delle fedialdibhttp://www.blogger.com/profile/08340224240350114729noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-25083162.post-68739595493289166552008-08-27T01:57:00.000+02:002008-08-27T01:57:00.000+02:00Carissimo, anzitutto ti ringrazio per la cortesia ...Carissimo, anzitutto ti ringrazio per la cortesia e la capacità di argomentare, entrambe rare, se non rarissime, sia tra i credenti sia tra i non credenti o "diversamente credenti".<BR/><BR/>Concordo su molte cose, tra quelle che hai scritte, mi limito pertanto ad alcune osservazioni.<BR/>1) Suscita meraviglia che i credenti in una divinità amorevole, misericordiosa, benevola... non riescano a convivere pacificamente ma continuino da millenni a farsi la guerra e a odiarsi; quando poi ci si fa la guerra tra membri della stessa fede (cattolici/protestanti, sunniti/sciiti) diventa ancor più difficile comprendere le fedi che spingono a tanto.<BR/>2) Non è questione di "quanti" morti, nè di individuare le cause delle guerre. Il fatto che un solo essere umano possa essere ucciso in nome (e per conto) di un dio è uno scandalo, lo ammetterai, sia che dio esista, sia - a maggior ragione - che dio non esista.<BR/>3) Le guerre non direttamente causate da motivi religiosi, hanno quasi sempre visto gli uomini di fede spendere la propria credibilità non per fermare le guerre ma per spingere a combatterle e vincerle.<BR/>4) Non sono così convinto che siano state le teologie morali a far nascere il moderno diritto internazionale, mi pare che esso sia figlio del contrattualismo, dell'illuminismo, di Kant, dell'internazionalismo... per millenni le teologie hanno disquisito di "guerre giuste" e di giustificazioni per gli atti compiuti in guerra, per non parlare del "deus vult".<BR/><BR/>Con reciproco rispetto!aldibhttps://www.blogger.com/profile/08340224240350114729noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-25083162.post-86794751373908661662008-08-27T00:57:00.000+02:002008-08-27T00:57:00.000+02:00Capito su questo blog, tramite Kilombo, proprio qu...Capito su questo blog, tramite Kilombo, proprio quando scrivi di "uomini di fede" che ti identificano come "bersaglio". Per non dare adito ad un equivoco di questo genere, mi limito a due osservazioni, gratuite. <BR/><BR/>1) Non si tratta di "non capire nulla"; forse il contrario: mentre il credente testimonia che "la Verità è Altrove" - e dunque una vita buona è una vita in cammino, ed una pretesa di verità è sempre idolatrica - il critico della religione pretende la propria indiscutibile ragionevolezza, magari lamentandosi quando gli si fa notare che è il suo approccio ad essere errato, prim'ancora dei contenuti che esprime. <BR/>Credo, in una parola, che ci sia modo e modo. Hitchens, ad esempio, è un modo negativo di approcciare la questione: ho potuto ascoltarlo ad un dibattito, ed ha confermato la lettera dei suoi libri. Arrogante, presuntuoso, indisposto all'ascolto. Così come molti credenti hanno affibbiato al Divino i caratteri che più gli si confacevano, ora lo stesso problema non sarà degli atei, che nel marasma di una modernità impietosa credono di riconoscere nella pietà religiosa "la grande Bestia"? <BR/><BR/>2) Osservazione banale, quasi retorica. Proporzionalmente, le guerre combattute "laicamente" hanno generato un numero di morti assai più elevato di quelle "religiose". Questioni di epoche, certamente, ed il discorso sarebbe assai più articolato. Ma credo che l'ultima schizofrenia dell'epoca contemporanea, appena uscita malconcia da uno spaventoso fratricidio, sia denunciare le fedi religiose come foriere di violenza, laddove proprio le loro teologie morali hanno stimolato le riflessioni sul diritto che attualmente riconosciamo come irrinunciabili. Varrà bene la pena riconoscere che la violenza è una costante che prescinde dai linguaggi specifici che adotta di volta in volta; è a questa costante che dobbiamo guardare con attenzione, se vogliamo davvero trovarne una progressiva soluzione, e non fare soltanto della sterile polemica filosofica. <BR/>Con rispetto!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-25083162.post-31284234018739637952008-08-26T13:50:00.000+02:002008-08-26T13:50:00.000+02:00Sì, esistono religioni tolleranti e pacifiche - co...Sì, esistono religioni tolleranti e pacifiche - come tendenza forse lo sono tutte - l'antico jainismo a esempio che non consente di danneggiare nessun tipo di vita, neppure la più piccola, il buddhismo, lo stesso ebraismo con il non uccidere, ma si sa dal legno storto di cui è fatto l'uomo...<BR/>Ah, Rensi diceva che anche l'ateismo è una religione. <BR/>Difficile e forse ingenuo tentare di rispondere alle tue domande, occorrerebbe una visione "divina" oppure per la nostra limitata visione una controprova che non c'è data.Anonymousnoreply@blogger.com